Fotografi emergenti, intervista a Carlo Allievi

Carlo Allievi

Secondo appuntamento con le interviste, questa volta tocca ad un fotografo emergente Carlo Allievi che ha dedicato un po’ del suo tempo per rispondere alle nostre domande e per dare qualche suggerimento a chi si avvicina a questo mondo.

Fotografi emergenti: Carlo Allievi

Iniziamo con due parole : Carlo Allevi è nato nel 1970 in provincia di Como. Libero professionista, è appassionato di pallacanestro e soprattutto di fotografia che da semplice passione è diventata qualcosa che gli sta regalando grandi soddisfazioni da quando, nel lontano orami 2000, ha iniziato a raccogliere i primi scatti. Carlo che vive adesso in Provincia di Monza, ad oggi si considera soprattutto un fotografo di ritratto.

Intervista a Carlo Allievi

Carlo, quando nasce la tua passione per la fotografia e come hai iniziato?

La mia passione per la fotografia nasce fin da piccolo, in casa giravano tante fotografie, le classiche foto di famiglia, fotografie sportive, fotografie di viaggio e mi ha sempre dato un grande piacere guardarle, crescendo ho avuto i primi contatti con la macchina fotografica, i primi regali, qualche reflex a pellicola recuperata da uno zio, i primi esperimenti, ma la vera passione è iniziata nei primi anni 2000 con l’avvento del digitale, da li è stata una crescita continua che va avanti tutt’ora

Sei un appassionato di ritratti, come ti sei avvicinato a questo genere?

Ho iniziato il mio percorso fotografico con la fotografia di tutti i giorni, le classiche foto in vacanza, per poi passare una decina d’anni rapito dalla fotografia naturalistica, dalla bellezza degli animali, dai loro colori e perché no, dalle loro espressioni, ho sempre fotografato animali come se stessi facendo un ritratto, forse spinto già da una passione che avevo dentro, ho iniziato a fare i primi ritratti in famiglia per poi iniziare a chiedere a qualche amica, da li il passaggio, quasi totale, alla ritrattistica è stato veloce e naturale, oggi la ritrattistica ricopre il 90% dei miei scatti.

Hai mai ricevuto riconoscimenti e premi per le tue foto? Se si…c’è qualcosa che ti ha colpito in particolare o che hai apprezzato maggiormente? 

Qualche riconoscimento a livello di piazzamenti in piccoli Concorsi, qualche pubblicazione su riviste di settore e una copertina su una rivista cinese che mi ha dato grandissima soddisfazione, ma al di la di questo le maggiori soddisfazioni le ho quando un ritratto a una persona regala un’emozione alla persona ritratta, se una persona si emozione per una tua foto ti ripaga di ogni sforzo e impegno per cercare di fare sempre meglio

Qual’è il tuo segreto per approcciarsi ai soggetti da fotografare ed ottenere risultati eccellenti da ogni punto di vista?

Nella fotografia di ritratto credo sia assolutamente da mettere al primo posto il rapporto che si crea tra fotografo e soggetto, il saper creare empatia, riuscire a mettere a proprio agio anche chi non hai mai posato davanti un obiettivo, portare sempre il massimo rispetto, guadagnarsi la fiducia di chi ci sta davanti, queste cose per me vengono sempre prima di una buona composizione e di un’ottima gestione della luce.

Quando mando uno scatto a una persona che ho fotografato e dall’altra parte mi si dice “splendida foto, sei stato bravissimo” dico sempre che le buone foto si fanno sempre in due, e di questa cosa ne sono convinto al 100% e tutto nasce dal rapporto che si crea tra fotografo e soggetto.

Digitale o analogico? Foto naturali o post prodotte? Tu da che parte stai?

Come detto prima mi considero “nato con il digitale”, l’analogico mi ha probabilmente dato l’input iniziale, ma non posso che considerarmi un fotografo digitale. Credo sia assolutamente sbagliato parlare di fotografia naturale o post prodotta, scatto tutte le mie fotografie in raw e già questo obbliga ad elaborare le fotografie, che siano lavori di gestione e regolazione luci, esposizione, colori, dettaglio, che sia un lavoro più o meno profondo sulla pelle, dire dove sta il giusto o sbagliato è impossibile.

Nel campo dei ritratti. come in tutti gli altri generi della fotografia, la post produzione è importante, può essere “di regolazione” o di “stravolgimento”, passami questi termini, sta ad ognuno di noi fare il conto con la propria etica e con il messaggio che si vuole dare con le proprie foto. Nelle mie foto di ritratto intervengo sempre sulle regolazioni di base (luci, colori, esposizione) e un lavoro sulla pelle del soggetto, lavori che puntano a migliorare lo scatto, ma mai a stravolgerlo variando i connotati dei soggetti ripresi.

Se dovessi dare un consiglio ad un fotografo che inizia a scattare, cosa gli diresti?

Una domanda difficile, soprattutto perché non credo di essere nella posizione di poter dare consigli, ti dico cosa farei io se mi trovassi nella condizione di ripartire da zero, studierei le basi della fotografia (cosa che non ho fatto all’inizio ma ho cercato di imparare strada facendo), guarderei con attenzione le foto di fotografi affermati, ma anche di semplici fotoamatori che reputo più bravi di me, le guarderei per capire cos’hanno in più le loro foto rispetto le mie (cosa che ho sempre fatto e che faccio ancora tutt’oggi), imparerei sin da subito ad essere super critico con i miei lavori (questa cosa l’ho imparata col tempo, agli inizi tutte le foto scattate mi sembravano belle, con il passare degli anni ho capito che il miglior critico di noi stessi siamo noi e solo cancellando la maggior parte dei nostri scatti si può continuare a migliorare e fare sempre un passo avanti), naturalmente non so dirti se questo è davvero il modo giusto per crescere e migliorare, ma è quello che farei senza ombra di dubbio.

Un aneddoto particolare che vuoi raccontare di un tuo shooting.

Non saprei, ce ne potrebbero essere decine come nessuno, ho sempre vissuto la fotografia come un divertimento, un momento per stare insieme a gente che mi fa stare bene, fin dai primi anni con la fotografia naturalistica, si usciva, si facevano appostamenti di ore e ore e magari non si portava a casa nemmeno uno scatto, ma l’importante per me era stato essere in compagnia, aver scambiato due chiacchiere, condiviso esperienze, la stessa cosa la ricerco nella fotografia di ritratto, mi piace conoscere le persone, conoscere la loro storia, sentire cosa hanno da raccontare… la foto è solo il risultato di tutto questo.

Se volete seguirlo questo è il suo sito ufficiale www.carloallievi.net

Instagram: www.instagram.com/_carx70_/

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